Da giovedì 28 febbraio 35 profughi di diverse nazionalità africane sono stati accolti presso il Centro di accoglienza dell’ex Codignola, in seguito alla chiusura di tutte le strutture che li avevano accolti nell’ultimo anno e mezzo in Italia e sommandosi ai circa 30 clochard “abituali” di Taranto, già ospiti del Centro. L’Abfo ha risposto positivamente all’appello dell’Amministrazione Comunale che giustamente ha voluto dare una risposta di tipo umanitario a persone che altrimenti avrebbero trascorso la notte sulle strade di Taranto, con possibili conseguenze … anche in materia di ordine pubblico, ma allo stesso tempo la nostra associazione esprime la propria preoccupazione per un fenomeno che rischia seriamente di allargarsi a macchia d’olio. Infatti, pur apprezzando l’iniziativa della Prefettura di Taranto che ha dato la possibilità a questi ragazzi di acquistare biglietti per partire e cercare lavoro, è tuttavia un dato di fatto che molte di queste persone non hanno lasciato e forse non intendono lasciare il territorio con evidenti conseguenze sul piano sociale. Il Centro allestito dall’Abfo a metà gennaio in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, dovendo comunque offrire un rifugio notturno a chiunque si trovi senza fissa dimora, non ha potuto ovviamente sottrarsi a questa emergenza, ma allo stesso tempo si vuole sottolineare il rischio concreto ed elevato di vedere un forte aumento delle richieste a fronte della oggettiva impossibilità di dare risposte adeguate. Per tale motivo speriamo che in tempi estremamente brevi si possa convocare un tavolo di concertazione per esporre in quella sede l’importanza di dover offrire aiuti a persone in grossa difficoltà e allo stesso tempo di far presente che a Taranto potrebbero riversarsi centinaia di casi analoghi. Intanto rivolgiamo un appello a tutti i nostri amici e sostenitori per il reperimento di nuove reti, materassi, lenzuola, coperte e cuscini !!!